Pagine Zen 137

settembre / dicembre 2025
Hakuin Ekaku (1686-1769) - Un suo autoritratto del 1764.
Sommario
  • Il Kōan, l’enigma Zen
  • 下載清風 Asai seifū - Asai no seifū “Scaricato il carico, fresca brezza”
  • BIANCO, NERO, ROSSO I tre colori della bellezza: il bianco
  • L'Arte della guerra Sun Zi Wu 孫子武
  • Conigli e lepri Usagi sulla Luna
  • Suminagashi L’arte dell’inchiostro fluttuante
  • Il Siddhaṃ (seconda parte) Una meravigliosa forma di scrittura - Gli aspetti religiosi
  • Samguk Sagi e Samguk Yusa Le fondamenta storiche della Corea
Leggi tutto

Il Kōan, l’enigma Zen

Scritto da Massimo Shidō Squilloni -
Il Kōan, l’enigma Zen
Originariamente, cioè durante la dinastia T’ang (che regnò in Cina dal settimo al decimo secolo d.C.), il termine kōan aveva natura giuridica rappresentando un caso legale al quale riferirsi per formulare giudizi in vertenze sostanzialmente simili. Come termine tecnico Zen, lo si inizia ad usare nella tarda dinastia Sung (undicesimo/tredicesimo secolo d.C.), con il significato di “tema o problema per la meditazione”. Vi sono stati due momenti importanti nella standardizzazione della pratica: nell’undicesimo secolo, con il maestro Daie, e nel diciottesimo secolo, con il maestro Hakuin, il quale classificò i kōan in alcune categorie fondamentali a seconda del...
Leggi tutto

Il Siddhaṃ (seconda parte)

Scritto da Costanza Brogi -
Il Siddhaṃ (seconda parte)

I caratteri Siddhaṃ, chiamati Bonji in Giappone, rappresentano il divino, nascono in India e sono stati diffusi in Giappone grazie a Kūkai, il fondatore della scuola Shingon, che li ha approfonditi in Cina, anche se erano già arrivati nel paese del sol levante prima del suo viaggio. È stato grazie a Kūkai se questi caratteri non si sono perduti e se sono arrivati fino a noi così, in tutta la loro bellezza.

Il Siddhaṃ è una forma di scrittura del Sanscrito, nata nel nord dell’India. Il Sanscrito è arrivato in India grazie agli Arii, il popolo che dal Turkestan, regione dell’Asia centrale, ha colonizzato l’India intorno al 1500 a.C., stabilizzandosi e creandovi una civiltà. Il Sanscrito si è sviluppato dal loro linguaggio, anche se la maggior parte delle lingue parlate in Europa, India e Persia hanno tutte questa origine. La forma più antica di Sanscrito deriva dai Veda, poi si è evoluta nel Sanscrito classico, ma era una lingua usata non tanto dal popolo, quanto da...

Leggi tutto

Pagine Zen 136

maggio / agosto 2025
La vita di Buddha Śākyamuni, pigmento su tessuto, XIX secolo.
Sommario
  • La meditazione seduta
  • 自他共栄 Jita Kyōei Mutua prosperità, per sé stessi e per gli altri
  • Quando la passione non dà respiro Storie d’amore e morte del teatro giapponese
  • Ondeko Monogatari Due settimane a Kasuga, isola di Sado

  • Le mille storie di Mulan La ragazza che salvò la Cina
  • Seguendo le orme della scimmia Un piccolo itinerario al Museo d’Arte Orientale di Venezia
  • I primi europei giunti in Corea, il Regno Eremita Jan Jansz Weltevree e Hendrick Hamel
  • Il Museo di arte bonsai di Ōmiya Storia, capolavori, attività
Leggi tutto

La meditazione seduta

Scritto da Aldo Tollini -
La meditazione seduta
La pratica della meditazione era largamente diffusa nell’Asia orientale da tempi immemori. Era praticata dagli asceti dell’India prebuddhista, dagli yogin e in varie tradizioni spirituali e religiose. Il Buddha storico la fece propria perpetuando una tradizione preesistente e, di fatto, l’immagine che si ha soprattutto in Occidente è quella del Buddha storico seduto sotto l’albero di ficus religiosa mentre vede la stella del mattino, segno dell’avvenuto risveglio...
Leggi tutto

Pagine Zen 135

gennaio / aprile 2025
Tokugawa Yoshinobu in abito da cerimonia
Sommario
  • L’ultimo shōgun Tokugawa Yoshinobu
  • Shimenawa Sacri intrecci tra noi e le Divinità
  • 裂古破今 Strappare il passato Giapponese: Rekko hakon - Cinese: Liè gǔ pò jīn
  • I fondamenti del Buddhismo o del tentativo di chiarirne i punti nevralgici
  • I surimono di Hokusai Alcuni esempi dalla mostra a Palazzo Blu di Pisa
  • Il culto dei sacri monti in Cina
  • Il Drago Cinese al Museo d’Arte Orientale di Venezia
  • La trasmissione del sapere nelle Arti Marziali del Giappone
  • Corea Folklore, miti e leggende
Leggi tutto

I fondamenti del Buddhismo

Scritto da Lorenzo Lombardo -
I fondamenti del Buddhismo
Allora, Brahmā Sahampati, signore del mondo, sollevò le mani giunte in segno di rispettoso saluto e disse: “Ci sono esseri con poca polvere sugli occhi; che in virtù della compassione possa il Beato insegnare loro il Dharma”.
Pāli Chanting with Translations, Mahāmakut Rājavidyālaya Press, Bangkok, 1974.

Sono nato in un piccolo villaggio chiamato Catania, e per molti anni il buddhismo nella mia vita esisteva unicamente nella statuetta di un comunissimo Buddha Felice, o Buddha Grasso, che a dire il vero, nonostante mi fosse stato presentato come il Buddha, è in termini tecnici un Budài, simile a un arhat, nella cultura cinese. La statuetta l’aveva presa mio padre chissà dove, forse con l’obiettivo di addobbare la casa come chi aveva girato il mondo, e mia nonna soleva chiamarlo Pud. Forte dei suoi natali popolari credeva che Pud agisse un po' come una divinità minore, concessa, senza troppe domande al riguardo, nel suo personale pantheon mariano dove al vertice non vi era l’onnipotente, bensì la vergine Maria...

Leggi tutto

Pagine Zen 134

settembre / dicembre 2024
Falco e fiori di ciliegio – 1834 Katsushita Hokusai (1760–1849)
Sommario
  • Animali e buddhismo in Giappone
  • 無明 Ignoranza Inconsapevolezza Giapponese: mumyō / Cinese: wúmíng / Sanscrito: avidyā
  • Sulle shin hanga
  • Le rocce da letterati Porte che aprono a una diversa visione
  • Il Siddhaṃ Una meravigliosa forma di scrittura - La storia
  • Hanbok La colorata leggiadria degli abiti tradizionali della Corea del Sud
  • Il viaggio in Manciuria di Natsume Sōseki
  • Fuori dal cono d’ombra
Leggi tutto

Animali e buddhismo in Giappone

Scritto da Rossella Marangoni -
Animali e buddhismo in Giappone

Nella cosmogonia giapponese le divinità (kami), e gli uomini non sono entità separate, ma condividono una comune origine che le cronache più antiche, il Kojiki (Un racconto di antichi eventi, 712 d.C.) e il Nihongi (Cronaca del Giappone, 720 d.C.) attribuiscono alla Dea del Sole Amaterasu Ōmikami e, risalendo ancora più addietro, ai progenitori divini della Dea del Sole. Uomo e kami possono interagire, perché la biforcazione fra il divino e l’umano non è mai avvenuta.

Allo stesso modo, l’uomo e la natura si trovano in una situazione di comunione inseparabile. Questa relazione con il mondo naturale nasce dalla convinzione che non esiste contrapposizione fra uomo e natura, così come non esiste una distinzione marcata fra la natura e il divino. Questa sostanziale unità non preclude però l’idea di una...

Leggi tutto

Il Siddhaṃ (prima parte)

Scritto da Costanza Brogi -
Il Siddhaṃ (prima parte)

I caratteri Siddhaṃ, chiamati Bonji in Giappone, rappresentano il divino, nascono in India e sono stati diffusi in Giappone grazie a Kūkai, il fondatore della scuola Shingon, che li ha approfonditi in Cina, anche se erano già arrivati nel paese del sol levante prima del suo viaggio. È stato grazie a Kūkai se questi caratteri non si sono perduti e se sono arrivati fino a noi così, in tutta la loro bellezza.

Il Siddhaṃ è una forma di scrittura del Sanscrito, nata nel nord dell’India. Il Sanscrito è arrivato in India grazie agli Arii, il popolo che dal Turkestan, regione dell’Asia centrale, ha colonizzato l’India intorno al 1500 a.C., stabilizzandosi e creandovi una civiltà. Il Sanscrito si è sviluppato dal loro linguaggio, anche se la maggior parte delle lingue parlate in Europa, India e Persia hanno tutte questa origine. La forma più antica di Sanscrito deriva dai Veda, poi si è evoluta nel Sanscrito classico, ma era una lingua usata non tanto dal popolo, quanto da...

Leggi tutto

Pagine Zen 133

maggio / agosto 2024
“Dipinto di attività femminili - bonsai”, 1905, collezione privata. Chikanobu “Bonsai” da Fujin Shoreishiki no zu (Etichetta femminile), trittico – 1905
Sommario
  • Il bonsai nel Giappone di periodo Meiji
  • 如幻 Nyogen Come un sogno
  • Sulla via dello Zen e dell'arte marziale La mia esperienza
  • Sulle tracce della divinità cinese
  • Neko mon amour Il gatto e il Giappone
  • Emaki Un breve profilo storico
  • Quando gli animali parlano Antropomorfismo e censura nel periodo Edo
  • Il complesso tombale coreano di Koguryŏ
  • Ikebana svelato
Leggi tutto

Sulla Via dello Zen e dell’Arte Marziale

Scritto da Paolo Taigō Spongia -
Sulla Via dello Zen e dell’Arte Marziale

Avevo 13 anni quando ho iniziato a praticare e mi ci volle poco tempo per percepire che dietro l'esercizio del Karate, dietro all’evidente dinamismo del fine marziale, doveva esserci una radice che aveva a che fare con una profonda conoscenza di sé stessi e di sé stessi nel mondo. Cominciai a cercare ossessivamente questa radice.

Ero assalito dai dubbi sulla pratica, perchè questa, nel Karate, mi veniva proposta strettamente appiattita all’aspetto atletico, sportivo e agonistico, perché è in questa forma superficiale e riduttiva che il Karate si è diffuso nel mondo ed in particolare in Italia.
Mentre mi dibattevo in questa ricerca animata da dubbi e perplessità sono inciampato nello Zen...

Leggi tutto
Questo sito non utilizza tecniche per la profilazione, solo cookies tecnici o addon di terze parti.
Per maggiori dettagli consultate la Privacy Policy.