Nella cosmogonia giapponese le divinità (kami), e gli uomini non sono entità separate, ma condividono una comune origine che le cronache più antiche, il Kojiki (Un racconto di antichi eventi, 712 d.C.) e il Nihongi (Cronaca del Giappone, 720 d.C.) attribuiscono alla Dea del Sole Amaterasu Ōmikami e, risalendo ancora più addietro, ai progenitori divini della Dea del Sole. Uomo e kami possono interagire, perché la biforcazione fra il divino e l’umano non è mai avvenuta.
Allo stesso modo, l’uomo e la natura si trovano in una situazione di comunione inseparabile. Questa relazione con il mondo naturale nasce dalla convinzione che non esiste contrapposizione fra uomo e natura, così come non esiste una distinzione marcata fra la natura e il divino. Questa sostanziale unità non preclude però l’idea di una...