Approfondimenti - Temi Zen

Di seguito sono visualizzate le anteprime degli approfondimenti di articoli pubblicati su Pagine Zen. In alternativa è possibile consultare l'elenco sintetico di tutti gli approfondimenti pubblicati visitando questa pagina.

L’ultimo shōgun: Tokugawa Yoshinobu

Scritto da Maria Teresa Orsi -
L’ultimo shōgun Tokugawa Yoshinobu

Lo diceva già Genji lo splendente mille e più anni fa: la storia ci racconta gli avvenimenti, ma solo il romanzo fornisce i dettagli. Magari non sono esatti – aggiungeva – “ma nascono quando non è possibile tenere chiusi nel proprio cuore fatti che si desidera trasmettere alle generazioni future, avvenimenti di esseri che vivono in questo mondo, buoni o cattivi che siano, che non ci si stanca mai di osservare o di ascoltare.” Sono “mezzi di salvezza”, contraddittori ma vivificanti proprio per i dubbi che seminano...

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Shimenawa: Sacri Intrecci tra noi e le Divinità

Scritto da Matteo Rizzi -
Shimenawa

Le shimenawa, visibili all’ingresso dei santuari shintoisti, annodate ai pilastri dei torii e sospese sotto le tettoie degli edifici di culto e sugli altari, appaiono come silenziose guardiane della sacralità. Le vediamo anche abbracciare maestosi alberi centenari, cingere grandi rocce dalle forme particolari, valorizzare con la loro elegante presenza cascate ed elementi naturali ritenuti dimora di divinità, i kami. Queste corde di paglia sapientemente intrecciate non rappresentano semplici ornamenti; sono corde sacre che marcano i confini tra il nostro mondo e quello divino. Fungono da barriera protettiva, impedendo l'accesso agli spiriti impuri e alle influenze negative, e ci invitano a cogliere la presenza delle divinità...

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I fondamenti del Buddhismo o del tentativo di chiarirne i punti nevraglici

Scritto da Lorenzo Lombardo -
I fondamenti del Buddhismo
Allora, Brahmā Sahampati, signore del mondo, sollevò le mani giunte in segno di rispettoso saluto e disse: “Ci sono esseri con poca polvere sugli occhi; che in virtù della compassione possa il Beato insegnare loro il Dharma”.
Pāli Chanting with Translations, Mahāmakut Rājavidyālaya Press, Bangkok, 1974.

Sono nato in un piccolo villaggio chiamato Catania, e per molti anni il buddhismo nella mia vita esisteva unicamente nella statuetta di un comunissimo Buddha Felice, o Buddha Grasso, che a dire il vero, nonostante mi fosse stato presentato come il Buddha, è in termini tecnici un Budài, simile a un arhat, nella cultura cinese. La statuetta l’aveva presa mio padre chissà dove, forse con l’obiettivo di addobbare la casa come chi aveva girato il mondo, e mia nonna soleva chiamarlo Pud. Forte dei suoi natali popolari credeva che Pud agisse un po' come una divinità minore, concessa, senza troppe domande al riguardo, nel suo personale pantheon mariano dove al vertice non vi era l’onnipotente, bensì la vergine Maria...

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I surimono di Hokusai: Alcuni esempi dalla mostra a Palazzo Blu di Pisa

Scritto da Eleonora Lanza -
I surimono di Hokusai

A Palazzo Blu di Pisa, nell’ottobre 2024 è stata inaugurata una mostra dedicata al maestro Katsushika Hokusai (1760-1849), visitabile fino alla fine di febbraio 2025. L’esposizione rappresenta un’occasione per scoprire le opere dell’artista presenti nelle collezioni italiane, in particolare nel Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova, dalla quale proviene gran parte dei lavori esposti. Attraverso un percorso in sette sezioni, la mostra offre anche un dialogo unico tra Hokusai e alcuni artisti giapponesi contemporanei che hanno tratto ispirazione dal suo stile inconfondibile. Tra le sezioni espositive, merita una menzione speciale quella dedicata ai surimono: queste rare e raffinatissime stampe giapponesi, di cui molte non sono mai state esposte al grande pubblico in numero così elevato come in questa mostra, rivelano l'eleganza e la complessità del lavoro di Hokusai...

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Il culto dei sacri monti in Cina

Scritto da Fabio Smolari -
Il culto dei sacri monti in Cina

Quello cinese è un popolo principalmente di pianura, abita appena le pendici dei monti e in genere evita di spingersi a fondo nelle vallate o sui picchi. Per quanto siano presenti piccole comunità in tali luoghi, la maggior parte dei grandi insediamenti si trova nelle aree pianeggianti, anche se magari d’altura. In Cina i monti erano ritenuti fin dalla remota antichità residenze degli spiriti e delle divinità o protuberanze dei “draghi della terra”. Poiché si ergono verso il cielo, erano considerati vie d’accesso al Cielo e “rampe d’ascesa” o di discesa per gli esseri divini. Erano luoghi numinosi ed efficaci, vivi ed animati; tutto è animato per i cinesi, la natura non è inerte ma vivente, dalle piante alle rocce, alle acque, ai venti.

I monti sono popolati da immortali e da esseri sovrannaturali che sfuggono il contatto con gli uomini nascondendosi in luoghi inaccessibili...

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