Approfondimenti - Temi Zen

Di seguito sono visualizzate le anteprime degli approfondimenti di articoli pubblicati su Pagine Zen. In alternativa è possibile consultare l'elenco sintetico di tutti gli approfondimenti pubblicati visitando questa pagina.

Giappone e montagne: Sacralità, inclusione e alterità (seconda e ultima parte)

Scritto da Marianna Zanetta -
Giappone e montagne (seconda e ultima parte)

Quanto detto nella prima parte di questo saggio è necessario per comprendere la portata ideologica di alcune affermazioni e i rischi di leggere in modo astorico e acritico certe dichiarazioni programmatiche. Sono anche un punto di partenza importante per poter guardare con occhi diversi alle montagne giapponesi, quelle immense fonti di paura, reverenza e venerazione che popolano l’immaginario religioso nipponico. Come già ricordava Raveri nei suoi testi (2006, 2013), il Giappone è popolato di innumerevoli montagne sacre a cui si richiamano diverse tradizioni. Tra queste, trovo giusto ancora una volta partire da uno dei simboli più importanti, penetrato ampiamente nella cultura pop e nell’immaginario internazionale: parlo ovviamente del monte Fuji che, con 3.776 metri di altezza si attesta come la montagna più alta del Giappone...

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Mostri femminili - I tanti volti delle sirene giapponesi

Scritto da Rossella Marangoni -
Mostri femminili

Nel pandemonio ricco e variegato degli yōkai, la presenza di creature femminili è particolarmente rilevante per numero e mostruosità. Non solo. I mostri femminili giapponesi danno conto di un quadro culturale in cui l’identificazione donne-malvagità è pervasiva, come ho avuto modo di raccontare nel mio ultimo libro Onibaba. Il mostruoso femminile nell’immaginario giapponese (Mimesis 2023).

Qui vorrei soffermarmi su una creatura del mare che non compare nel libro per motivi di spazio, un personaggio di cui esistono più varianti iconografiche e che travalica i generi: la sirena.

Sin dall’antichità presero a diffondersi voci di strani accadimenti: si raccontava che sulle coste del Giappone occidentale i pescatori si ritrovassero a volte nelle reti creature bizzarre e inquietanti, il volto umano e il corpo di pesce...

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Scuola Ohara - L'ikebana tra antiche tradizioni e nuove prospettive

Scritto da Silvana Mattei e Marco Di Marco -
Scuola Ohara

Nel meraviglioso universo dell'ikebana, l'arte giapponese del disporre i fiori, si svela una stupefacente molteplicità di espressioni stilistiche, frutto del lungo e affascinante percorso storico che caratterizza ogni "scuola".

Il termine ryū, tradotto comunemente in italiano come "scuola", assume un significato preciso, indicando una corrente artistica o un movimento creativo con una coerenza stilistica, filosofica e tecnica ben definita.

Quando si entra nel mondo dell'ikebana, è fondamentale comprendere che questa forma d'arte è il risultato di una pratica che si è evoluta nel corso dei secoli, generando una miriade di correnti artistiche. Pur partendo da una radice comune, queste scuole hanno sviluppato soluzioni espressive estremamente diverse tra loro, offrendo un panorama variegato e affascinante.

Oggi in Giappone esistono centinaia di scuole di ikebana, molte delle quali hanno superato i confini dell'arcipelago nipponico diffondendosi a livello internazionale. In Italia, le scuole più diffuse includono Ikenobō, Sōgetsu, Wafu e Ohara, ognuna con la propria identità e stile distintivo.

Tra le cose che rendono unica la Scuola Ohara emerge...

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Ninja: il volto nascosto

Scritto da Christian Russo -
Ninja: il volto nascosto

Da spie dell’antichità giapponese a icone pop mondiali: l'immagine degli Shinobi, maggiormente conosciuti oggi come Ninja, affascina e intriga… tuttavia, la realtà storica è offuscata dalle nebbie della finzione e dei miti.

In quest'articolo, ci addentreremo oltre la nebbia, esaminando alcuni degli elementi oggi disponibili per cercare di svelare i misteri degli enigmatici guerrieri ombra del Giappone.

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Bagliori dorati - Lacche giapponesi del Museo d'Arte Orientale di Venezia

Scritto da Laura Tonetto -
Bagliori dorati

Un luccicare d’oro accoglie il visitatore all’entrata della Sala X. Questa, interamente dedicata agli oggetti in lacca, mostra la bellezza della tecnica makie, la “pittura cosparsa” ottenuta con polvere e lamine metalliche, soprattutto oro, tipica del Giappone, dove è nata all’inizio del X secolo.

L’esposizione, rimasta pressoché inalterata dall’inaugurazione del 1928 e curata da Nino Barbantini, si basa sul principio di reiterazione delle tipologie: l’accumulo di oggetti e la ridondanza di stimoli visivi puntano a suscitare un forte effetto di sorpresa e incanto sul visitatore.

A lungo gli occidentali cercarono di scoprire il segreto della lavorazione della lacca, affascinati da come questi oggetti splendidi e preziosi potessero essere anche resistenti al...

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