Kaze no denwa: Il Telefono del vento
Scritto da - Una cabina telefonica bianca, con una tettoia in stile vagamente retrò, si erge in un declivio, battuto incessantemente dal vento, da cui si vede l'oceano. Si trova in mezzo a un giardino ben curato, con panchine, conifere, ciuffi di erba delle Pampas, e rappresenta il punto di arrivo di un sentiero che passa sotto un arco di ferro battuto avvolto da piante rampicanti in cui è sospesa una campana. Si accede alla cabina salendo un gradino. Come per contrasto il telefono all'interno è di colore nero ed è uno di quei vecchi apparecchi a rotella. Non è ovviamente collegato fisicamente a una rete telefonica, ma è connesso con il vento e con le voci di chi non fa più parte di questo mondo, con le anime di coloro che hanno perso la vita nel maremoto del Tōhoku dell'11 marzo 2011. Ci troviamo nella cittadina costiera di Ōtsuchi nella prefettura di Iwate. Qui il bilancio di vittime di quel disastroso tsunami è stato di 864 morti e 421 dispersi...
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