Pagine Zen 124

maggio / agosto 2021
Grotte di Mogao, nei pressi di Dunhuang (prov. di Gansu, Cina) dove sono stati reperiti molti testi risalenti al periodo Tang.- fonte chinadaily.com.cn
Sommario
  • Alla ricerca della mente originaria nel Buddhismo Chán di epoca Tang
  • Illuminazione originaria 本覚 e acquisita 始覚
  • Tra musica e zen La fioritura del flauto shakuhachi
  • Uniformi e corsetti alla corte del Crisantemo Adozione e adattamento della moda vittoriana nel Giappone Meiji
  • Bonsai Il maschile e il femminile
  • Daruma Da monaco a fanciulla
  • Ainu Spiritualità di un popolo
  • Tra antenati e legami perduti Incontri con le itako del Tōhoku (seconda e ultima parte)
  • Giappone Storie di una nazione alla ricerca di se stessa. Dal 1850 a oggi
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Alla ricerca della mente originaria

Scritto da Aldo Tollini -
Alla ricerca della mente originaria

Vorrei condividere alcune riflessioni al termine della stesura del mio libro “Alla ricerca della mente. Testi del Buddhismo Chán cinese di periodo Tang” , ( Astrolabio Ubaldini 2021) in cui mi sono occupato del Chán cinese di periodo Tang, da cui sarebbe poi scaturito, secoli più tardi, lo Zen giapponese. Dedicandomi soprattutto alla traduzione di testi di maestri di quella tradizione, ho voluto, in un certo senso, scavare nelle lontane origini dello Zen per capire i percorsi che hanno accompagnato nel tempo e nelle diverse culture l’evoluzione di questa forma di Buddhismo che così profondamente ha inciso nella cultura sia della Cina che del Giappone.

Molte sarebbero le riflessioni possibili, ma qui vorrei limitarmi a una sola, che però mi sembra molto rilevante...

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Tra musica e zen

Scritto da Roberto Sallustio -
Tra musica e zen

Le melodie del flauto giapponese 尺八 shakuhachi risuonano già da molti decenni anche al di fuori dei confini nazionali nipponici. A partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, lo shakuhachi venne portato in giro per il mondo da rinomati maestri giapponesi come strumento identitario della loro tradizione, veicolo di valori di un intero Paese. Un ruolo determinante alla diffusione della sua conoscenza venne giocato, oltre che dalle peculiarità musicali che lo caratterizzano, come una attenta ricerca timbrica del suono connessa con l'attività respiratoria e con la fattura stessa del flauto, o le particolari tecniche esecutive che occorre padroneggiare per poter esprimere tutto il suo potenziale acustico, anche dalla sua relazione - reale o presunta - con una setta buddhista Zen formatasi durante il periodo Edo (1603-1868)...

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Zen e spade

Scritto da Temizen -
Zen e spade

Secondo il Brahmajālasūtra ( 梵網経 - 大乗仏教 ) colui che prende i voti non dovrebbe compiere, favorire o assistere ad atti di violenza, procurarsi o conservare armi né approvare l'uccisione di altri in alcun modo ed il trasgressore subirà conseguenze karmiche gravi, specialmente se l’azione fu “consapevole, intenzionale o dettata da ira”.
Attestando l’esistenza di “differenti modi di colpire e di uccidere”, il contenuto del sutra ( 契經 ) si prestò a svariate speculazioni sulle conseguenze karmiche degli atti violenti privi di intenzionalità, come ad esempio quelle generate da colpi inferti per la difesa propria o altrui, in seguito ad un’aggressione non provocata.
Analogamente, alcuni versi del Mahāyāna Mahāparinirvāṇa Sūtra ( 大般涅槃經 ) attestano il consenso all'uso della violenza per la difesa del Dharma ( 法, 仏教 ) e, nel corso dei secoli, le discusioni sulle diverse circostanze delle azioni violente citate dalle sacre scritture generarono leggi non scritte sulla maggiore o minore gravità delle conseguenze karmiche di queste azioni, validate da alcune dottrine buddiste.

Senza queste logiche e “leggi” sarebbe stato impossibile per il clero buddista interagire con la popolazione, in particolar modo quella residente in zone di conflitto, né sarebbe stato possibile, per i monaci delle scuole zen, l’assidua...

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Poesia e illuminazione

A cura di Aldo Tollini -
Poesia e illuminazione

Nel mese di febbraio del 2019, è stata pubblicata la mia traduzione dell’intera collezione di poesie in lingua giapponese e quindici poesie in lingua cinese del maestro Zen Eihei Dōgen 永平道元(1200-1253) – Eihei Dōgen, Poesie. Ed. Bompiani - uno dei più importanti pensatori e maestri buddhisti del Giappone pre-moderno.

Le poesie in lingua giapponese in numero di sessanta, sono oggi note col nome di Sanshō dōei 傘松道詠, ossia “composizioni poetiche della Via di Sanshō”. Si tratta di poesie waka 和歌in stile classico di trentuno sillabe, in cinque versi, con la cadenza di 5-7-5-7-7 sillabe.

Le poesie in cinese vanno sotto il nome di raccolta di Sankyo (o Sango) 山居, cioè “vivere tra i monti”, scritte dal Maestro mentre si trovava nella zona montuosa del tempio di Eiheiji. Questa breve collezione non ...

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Pagine Zen 120

gennaio / aprile 2020
Utagawa Kuniyoshi - Kojo Miyagino 孝女宮城野 (Miyagino the Filial) / Kataka-uchi chuko den 仇撃忠孝傳 (Stories of Dutifulness and Loyalty in Revenge) - British Museum
Sommario
  • Quando la vendetta è donna L’esempio delle sorelle Miyagino e Shinobu
  • Calligrafia: kokoro / mente
  • Poesia e illuminazione La raccolta poetica del Maestro Dōgen
  • Mizuko kuyō nel Giappone contemporaneo (seconda parte)
  • Zen e spade
  • Il drago in Cina Storia straordinaria di un’icona
  • Gli eroi suikoden e il tatuaggio giapponese
  • Ima wa mukashi… Konjaku Monogatari-Shu: una raccolta di favole dall’India, dalla Cina e dal Giappone
  • Un mondo allo specchio Viaggio e fotografia nel Giappone dell’Ottocento
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Shikoku e gli 88 templi

Scritto da Luigi Gatti -
Shikoku e gli 88 templi

Diverse sono le leggende relative alla genesi del cammino di Shikoku, la più accreditata ha come protagonista Emon Saburo, un avido commerciante del Novecento che viveva con la moglie e otto figli in una città nel sud dell’isola, l’attuale Matsuyama. Una mattina, un viandante si presentò elemosinando alla porta di Emon il quale, dopo averlo insultato e deriso, lo cacciò malamente.

L’indigente si ripresentò per più giorni, altri sette per l’esattezza, ed ogni mattina Emon gli riservava il medesimo trattamento, divenendo ogni giorno più severo e furioso fino ad aggredirlo con un bastone. Nel tentativo di evitare l’ingiustificata percossa, il mendicante si fece sfuggire dalle mani l’anfora per l’elemosina che cadde al suolo distruggendosi in otto cocci.

Fu l’inizio di un periodo di sciagure che portarono...

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Pagine Zen 119

settembre / dicembre 2019
Torre campanaria, Danjō Garan, Monte Kōya. Foto di Luigi Gatti
Sommario
  • Shikoku e gli 88 Templi Il Cammino del Giappone (seconda e ultima parte)
  • Guardando la cascata del Monte Lu
  • Jisei Le poesie dell'addio
  • Mingei Un movimento alla riscoperta dell'arte popolare
  • Architettura giapponese tradizionale
  • Leggiadre visioni Pettini e acconciature giapponesi tra storia e mondanità - Splendore e ricchezza fra i capelli (terza e ultima parte)
  • Blanc de Chine
  • Strumenti musicali giapponesi al Museo d’Arte Orientale di Venezia
  • Akaito Archeologi e antropologi all’ombra del Sol Levante
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Pagine Zen 118

maggio / agosto 2019
Immagine di Kokeshi tratta da www.1stdibs.co.uk
Sommario
  • I kokeshi del Tōhoku
  • Lealtà 誠忠
  • Le porcellane Celadon …dove Celadon rotola giù - il suo rapido flusso…
  • Il ritratto buddhista giapponese e l'iconografia di Daruma Una riflessione
  • Luci al neon: Gutai a Osaka City
  • Leggiadre visioni (seconda parte) Pettini e acconciature giapponesi tra storia e mondanità
  • Hikikomori ひきこもり La socialità negata delle personalità evanescenti
  • Mizuko kuyō nel Giappone contemporaneo (prima parte)
  • Muga-muchū
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Pagine Zen 117

gennaio / aprile 2019
La cortigiana Hanamurasaki di Tamaya - Utamaro - 1790 circa - (Immagine MET di New York, particolare) - Immagini come questa hanno certamente influenzato l'arte di Tanaka Ikko e bene rappresentano l'importanza dei capelli, delle acconciature, di pettini e accessori per la cultura giapponese.
Sommario
  • Leggiadre visioni Pettini e acconciature giapponesi tra storia e mondanità
  • L'arte di Tanaka Ikko Dalla cultura classica alla contemporaneità
  • Foschia mattutina 曉嵐
  • Il cammino di Shikoku
  • Quando dici Hiroshima Kurihara Sadako e la poetica della bomba atomica
  • La traduzione in ambito yamatologico Alcune considerazioni
  • In volo sotto i raggi della luna d’autunno Una veduta prospettica nell’esposizione permanente dei dipinti del Museo d’arte orientale di Venezia
  • Bonsai La prima apparizione documentabile
  • Japonismes/Impressionnismes
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Il cammino di Shikoku

Scritto da Luigi Gatti -
Il cammino di Shikoku

In Giappone vi sono molti pellegrinaggi religiosi. Uno dei più conosciuti a livello internazionale è l’itinerario buddhista che si sviluppa lungo il perimetro della più piccola tra le quattro isole principali del Giappone, l’isola di Shikoku, che dà il nome al Cammino.

Il percorso forma un anello di circa 1200 chilometri e collega 88 templi buddhisti, distribuiti tra le quattro (Shi) prefetture (Koku) che compongono l’isola: Tokushima, Kochi, Ehime e Kagawa. I templi si trovano in aree urbane, in zone rurali, lungo le scogliere e nel mezzo delle foreste di cedri secolari e tutti sono legati alla storia e alle infinite leggende relative a Saeki no Mao, l’ottavo patriarca del Buddhismo Shingon (Il Buddhismo della parola vera), conosciuto con il titolo onorifico: Kōbō Daishi.

Il Cammino di Shikoku è dedicato alla figura del monaco asceta Kōbō Daishi,  all’anagrafe Saeki no Mao, nato nella seconda metà dell’ottavo secolo nella prefettura di Kagawa, figlio di rinomati nobili in decadenza.  Al termine degli studi superiori si dedicò all’apprendimento della lingua cinese per poi iscriversi all’università di Nara, in quegli anni capitale del Giappone. Fu Proprio a Nara che Saeki no Mao iniziò ad interessarsi al Buddhismo, in particolar modo alla letteratura sacra in sanscrito e alla pratica della meditazione. Quest’ultima disciplina lo colpì a tal punto da...

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Pagine Zen 116

settembre / dicembre 2018
Elmo da parata ricoperto in lacca nera in stile “zunari kabuto” con vere corna di cervo e cimiero frontale (maedate) a forma di mezza luna crescente. Periodo Taishō-Shōwa.
Sommario
  • Kabuto Funzioni e simboli dell'elmo giapponese
  • Mushotoku 無所得
  • Il Kirin di Meinertzhagen Una leggenda?
  • Buddhismo e arte nel medioevo giapponese
  • Sulla scena del Nō Costumi da teatro del Museo d’Arte Orientale di Venezia
  • Un kami fra i ciliegi Ebisu il sorridente
  • Il diario giapponese di Antonio Locatelli (1923)
  • Il disegno giapponese Tra manga e comics (terza e ultima parte)
  • Un ricordo di Sōseki bambino
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