Tra antenati e legami perduti

Scritto da Marianna Zanetta -
Tra antenati e legami perduti

Matsuda Hiroko e lo sguardo sul futuro - Tra i vari incontri che hanno costellato la ricerca e il cammino in Tōhoku, uno dei più significativi è stato certamente quello con Matsuda Hiroko. Erano passati due anni dal primo incontro con Nakamura, lo studio e la ricerca sul campo continuavano e per me diventava urgente incontrare una nuova itako. Avevo altrimenti la sensazione di parlare di tutto e niente, di raccontare una figura mitologica che vive solo nei ricordi e nelle fantasie dei libri. Così, grazie all’aiuto di tante altre donne sul mio cammino (interpreti, studentesse, ricercatrici), sono riuscita a raccogliere i preziosissimi numeri di telefono di alcune sciamane ancora attive nel Tōhoku. Con mia grande sorpresa e disappunto, ho scoperto che...

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Pagine Zen 123

gennaio / aprile 2021
Per questa immagine si ringrazia Miyamoto Unosuke Shoten (C)
Sommario
  • Taiko Monogatari Storie di costruzione
  • 清風徐来 La fresca brezza arriva lentamente
  • Kuki Shūzō: Iki o l’estetica della singolarità
  • Kokeshi Il Tōhoku fra tradizione e design
  • Dalla necessità alla bellezza Un’indagine su “Mottainai” (seconda parte)
  • Tra antenati e legami perduti Incontri con le itako del Tōhoku (prima parte)
  • Scorci di Kyōto Tre opere inedite di Hōen nella collezione del Museo d'Arte Orientale di Venezia
  • Il tavolo del letterato cinese (seconda e ultima parte)
  • L'influenza del teatro Kabuki sull'Ukiyo-e
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Tra antenati e legami perduti

Scritto da Marianna Zanetta -
Tra antenati e legami perduti

Nel Nordest dell’arcipelago giapponese, nelle prefetture più settentrionali dello Honshu, è ancora possibile incontrare delle figure particolari e affascinanti, che vivono nell’oscurità e parlano con i defunti. Si tratta delle itako, sciamane cieche che parlano con i defunti. Si tratta di una definizione fugace e di impatto, che affascina sempre il lettore, per le sue implicazioni soprannaturali e forse anche per quell’aura di pericolo e mistero. Ma nella sua immediatezza, non rende appieno giustizia a queste donne, e rischia forse di banalizzarne il cammino.

Vorrei allora provare, attraverso gli incontri con due itako particolari, a restituirvi un’immagine un più onesta e umana di queste figure.

Partiamo però dal principio: chi sono le itako?

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Mizuko kuyō nel Giappone contemporaneo (seconda e ultima parte)

Scritto da Marianna Zanetta -
Mizuko kuyō nel Giappone contemporaneo (seconda e ultima parte)

I luoghi appena trattati rappresentano, pur nella loro importanza, elementi dal carattere eccezionale e unico, con importanti connessioni con l’immaginario popolare, spesso fonte anche di curiosità. Tuttavia, spesso questi luoghi non rappresentano una pratica quotidiana e costante, pratica che si concretizza più facilmente nei piccoli tempi di quartiere che, anche se non unicamente o principalmente votati ai mizuko kuyō, offrono e pubblicizzano questa attività.

Ho avuto modo di recarmi personalmente in uno di questi templi, nello specifico al Jōshōji 常性寺, nell’area di Chufu nella periferia di Tokyo. Come si può leggere dai volantini e dal sito internet, il tempio risale all’epoca Kamakura, ed è costituito da un padiglione principale dove si erge la statua del buddha Yakushi Nyorai, il buddha della guarigione e della medicina. Accanto ad esso troviamo...

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Pagine Zen 120

gennaio / aprile 2020
Utagawa Kuniyoshi - Kojo Miyagino 孝女宮城野 (Miyagino the Filial) / Kataka-uchi chuko den 仇撃忠孝傳 (Stories of Dutifulness and Loyalty in Revenge) - British Museum
Sommario
  • Quando la vendetta è donna L’esempio delle sorelle Miyagino e Shinobu
  • Calligrafia: kokoro / mente
  • Poesia e illuminazione La raccolta poetica del Maestro Dōgen
  • Mizuko kuyō nel Giappone contemporaneo (seconda parte)
  • Zen e spade
  • Il drago in Cina Storia straordinaria di un’icona
  • Gli eroi suikoden e il tatuaggio giapponese
  • Ima wa mukashi… Konjaku Monogatari-Shu: una raccolta di favole dall’India, dalla Cina e dal Giappone
  • Un mondo allo specchio Viaggio e fotografia nel Giappone dell’Ottocento
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Mizuko kuyō nel Giappone contemporaneo (prima parte)

Scritto da Marianna Zanetta -
Mizuko kuyō nel Giappone contemporaneo (prima parte)

Il termine mizuko kuyō 水子供養 (lett. riti per i bambini d’acqua) indica un insieme di riti e di pratiche dedicate ai bambini e ai feti abortiti, sviluppatisi in Giappone a partire dalla seconda metà del Novecento, momento in cui ha avuto un vero e proprio boom, fino ai giorni nostri, dove trova ancora notevole successo presso la popolazione, a diversi livelli e intensità. Gli elementi che concorrono a dare vita a tale fenomeno sono molteplici, e affondano le radici in diverse tradizioni culturali e pratiche rituali antecedenti, elaborate nel corso dei decenni (se non di qualche secolo), con un conseguente slittamento di significato e di valenza. Il termine mizuko 水子 viene tradotto letteralmente con bambino d'acqua, e da tempi recenti indica l'anima dei bambini abortiti.

L’immaginario che circonda queste credenze è variegato, ed anch’esso il risultato di evoluzioni storiche, ma possiamo dire che nella maggior parte dei casi, la rappresentazione ricorrente è quella che vede gli spiriti dei bambini radunarsi lungo...

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Pagine Zen 118

maggio / agosto 2019
Immagine di Kokeshi tratta da www.1stdibs.co.uk
Sommario
  • I kokeshi del Tōhoku
  • Lealtà 誠忠
  • Le porcellane Celadon …dove Celadon rotola giù - il suo rapido flusso…
  • Il ritratto buddhista giapponese e l'iconografia di Daruma Una riflessione
  • Luci al neon: Gutai a Osaka City
  • Leggiadre visioni (seconda parte) Pettini e acconciature giapponesi tra storia e mondanità
  • Hikikomori ひきこもり La socialità negata delle personalità evanescenti
  • Mizuko kuyō nel Giappone contemporaneo (prima parte)
  • Muga-muchū
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