A cura di Virginia Sica, Rossella Menegazzo, Carmen Covito, Scalpendi editore, 2020.
Lo sguardo aperto e ridente, le palpebre abbassate; le labbra che accennano un sorriso, velate dalla malinconia, chiuse a serrare parole di legno; l’espressione giocosa, criptica, quasi nostalgica; i corpi squadrati e severi, accarezzati dai colori, sgargianti… Innumerevoli sono le variazioni dei kokeshi, innumerevoli le ragioni per le quali sono popolari ormai in tutto il mondo. Merito della loro bellezza austera, talvolta quasi ruvida? O dell’essenzialità apparentemente bambinesca delle loro forme?