Si dice che la Cina abbia dato all’umanità tre importanti ritrovati: la carta, il tè e la seta.
Si potrebbe obiettare che il mondo sia debitore della civiltà cinese anche per molte altre acquisizioni artistiche, tecnologiche, scientifiche e di pensiero, come ha ben evidenziato Joseph Needham nella sua colossale opera enciclopedica Science and Civilisation in China (Cambridge University Press, 1954-2011): la stampa, la bussola, la porcellana, il tè, la cartamoneta, l’agopuntura, l’aquilone, il sismometro, i fuochi d’artificio, la polvere da sparo, la balestra, le bombe incendiarie e a granata, le vaccinazioni, la dietetica, il carbone combustibile, il lanciafiamme, la fusione dell’acciaio, molti giochi da tavolo e sportivi. Tuttavia resta innegabile che il tè (al pari di carta e seta) è l’elemento che maggiormente ha inciso sulle culture di tutto il mondo, arrivando a trasformarle, penetrando nella vita quotidiana e nelle abitudini dei popoli.
La storia del tè, vera e propria “pianta di civiltà” per la Cina, come qualcuno l'ha definita, inizia con una leggenda che rimanda ai miti sull'origine del mondo e della civiltà cinese e ai loro protagonisti...