La traduzione in ambito yamatologico
Scritto da -
Alla luce di alcune problematiche metodologiche e teoriche riscontrate nel processo di traduzione in ambito yamatologico, vorrei proporre una riflessione su due aspetti significativi. Il primo riguarda le diverse connotazioni semantiche generalmente attribuite a ciascuno strato lessicale che compone la lingua giapponese in caso di sinonimia; il secondo aspetto concerne la relazione tra sistema ortografico impiegato per rappresentare graficamente un determinato lessema e l’immagine percettiva associato ad esso in taluni ambiti.
Entrambe le considerazioni necessitano di due premesse contestuali. Innanzitutto, la lingua giapponese è costituita da tre strati lessicali principali: wago 和語, kango 漢語e gairaigo 外来語. I wago sono da intendersi come parole di generica etimologia locale, indipendentemente dall’epoca della loro genesi; i kango indicano le parole che penetrarono in Giappone a partire dalla metà del 700 d.C., veicolate dalla prestigiosa tradizione cinese attraverso l’introduzione della cultura scritta e la diffusione del buddhismo e adattate al sistema fonologico del giapponese, e tutte quelle parole di genesi successiva create da elementi presi in prestito dal cinese; infine...