Il nome di Kuki Shūzō è associato a un libricino singolare e inclassificabile, La struttura dell’iki; ma è indubbio che la figura del suo autore sia entrata dalla porta principale nella storia della filosofia occidentale grazie allo scritto di Heidegger Da un colloquio nell’ascolto del linguaggio, contenuto in In cammino verso il linguaggio (1954). Heidegger infatti per molti versi tocca qui l’apice della sua sconcertante “filologia”, tra-ducendo, letteralmente, il termine iki lungo uno di quei labirinti ermeneutici da cui una frase, un frammento o addirittura una singola parola, come in questo caso, escono completamente irriconoscibili, dopo il cammino a cui il filosofo li costringe. Tanto più in questo caso, trattandosi di un termine radicato in una lingua del tutto aliena, e sottoposto, in aggiunta...