Pagine Zen 134

settembre / dicembre 2024
Falco e fiori di ciliegio – 1834 Katsushita Hokusai (1760–1849)
Sommario
  • Animali e buddhismo in Giappone
  • 無明 Ignoranza Inconsapevolezza Giapponese: mumyō / Cinese: wúmíng / Sanscrito: avidyā
  • Sulle shin hanga
  • Le rocce da letterati Porte che aprono a una diversa visione
  • Il Siddhaṃ Una meravigliosa forma di scrittura - La storia
  • Hanbok La colorata leggiadria degli abiti tradizionali della Corea del Sud
  • Il viaggio in Manciuria di Natsume Sōseki
  • Fuori dal cono d’ombra
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Hanbok

Scritto da Jinelle Vitaliano -
Hanbok

Lo Hanbok (in coreano 한복) è l’abito tradizionale della Corea del Sud, termine derivato dalle due parole Han (한), che identifica tutto ciò che a che fare con gli aspetti tradizionali della Corea del Sud, e bok (복) abito. In Corea del Nord è invece chiamato con il nome di Chosŏn-ot (조선옷) dove Chosŏn indica la Corea del Nord e ot abito.

La storia di questi abiti è molto antica e risale al periodo dei Tre Regni (dal I secolo a.C. al VII secolo d.C.). I primi hanbok s’ispirarono all'abbigliamento dei nomadi dell'Asia nordorientale e occidentale. Il suo design, tuttavia, si è evoluto nel tempo, lasciando il posto alla facilità di movimento di chi lo indossa, fondendole con stili propriamente nazionali, come si può osservare nelle bellissime forme, colori e tessuti che si trovano in esso.

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Il viaggio in Manciuria di Natsume Sōseki

Scritto da Marco Taddei -
Il viaggio in Manciuria di Natsume Sōseki

Nel 1909 Natsume Sōseki (1867-1916) ha quarantadue anni ed è ormai uno scrittore di successo noto al grande pubblico soprattutto per romanzi quali Wagahai wa neko dearu (Io sono un gatto, 1905), Bocchan (Il signorino, 1906) e Sanshirō (Sanshirō, 1908). Il 3 settembre dello stesso anno si imbarca sul piroscafo Tetsureimaru diretto in Cina e questo viaggio, insieme a quello di studio in Inghilterra tra l’ottobre del 1900 e il gennaio del 1903, sarà l’unico altro che egli farà al di fuori del Giappone nel corso della sua vita...

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Pagine Zen 133

maggio / agosto 2024
“Dipinto di attività femminili - bonsai”, 1905, collezione privata. Chikanobu “Bonsai” da Fujin Shoreishiki no zu (Etichetta femminile), trittico – 1905
Sommario
  • Il bonsai nel Giappone di periodo Meiji
  • 如幻 Nyogen Come un sogno
  • Sulla via dello Zen e dell'arte marziale La mia esperienza
  • Sulle tracce della divinità cinese
  • Neko mon amour Il gatto e il Giappone
  • Emaki Un breve profilo storico
  • Quando gli animali parlano Antropomorfismo e censura nel periodo Edo
  • Il complesso tombale coreano di Koguryŏ
  • Ikebana svelato
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Il complesso tombale coreano di Koguryŏ

Scritto da Jinelle Vitaliano -
Il complesso tombale coreano di Koguryŏ

Koguryŏ, rappresenta il più grande dei Tre Regni in cui l'antica Corea era divisa fino al 668 d.C.. Secondo mitiche narrazioni, tradizionalmente il regno di Koguryŏ fu fondato nel 37 a.C., nei pressi del bacino del fiume Tongge nella Corea settentrionale dal leggendario Chumong, capo di una delle tribù Puyŏ.

Koguryŏ ha origine da Puyŏ e il suo fondatore è Chumong. La madre, figlia di Habaek, fu imprigionata dal re di Puyŏ. Un raggio di sole la raggiunse e la seguì, seppure lei cercasse di evitarlo. Rimase incinta e dopo non molto mise al mondo un uovo della grandezza di cinque misure. Il re di Puyŏ diede l’uovo in pasto ai cani, ma essi non lo mangiarono. Né vollero mangiarlo i maiali. Lo gettò sulla strada, ma i cavalli e i buoi non lo calpestarono. Lo gettò nel campo e gli uccelli lo protessero con le loro piume. Cercò poi lui stesso di romperlo, ma non vi riuscì e finì per restituirlo a sua madre, che lo fasciò e lo tenne al caldo, finché non si ruppe il guscio e venne fuori...
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Pagine Zen 132

gennaio / aprile 2024
Anziano del clan Nabeshima. Rotolo verticale dipinto a inchiostro e colori su seta. Si distingue l’impugnatura della spada, alla quale si accompagna un ventaglio nella mano destra. Opera di scuola Tosa databile tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo
Sommario
  • 苗 Miao Costumi e gioielli dalla Cina del Sud
  • Hagakure Una nuova ideologia per i samurai di Edo
  • 正名 Zhèngmíng Rettifica dei nomi
  • Colori e design dal Giappone Un percorso tra arte, storia e letteratura
  • Daoyin L’antica arte cinese della salute e della longevità
  • Il tatuaggio punitivo in Cina e in Giappone
  • La lacca rossa intagliata al Museo d'Arte Orientale di Venezia. Dalla Cina al Giappone
  • Hwang Chini, Hŏ Nansŏrhŏn e Shin Saimdang Tre poliedriche artiste coreane del periodo Chosŏn
  • Shōbōgenzō Zuimonki Eihei Dōgen, Discorsi informali
  • "Onibaba" di Rossella Marangoni Il mostruoso femminile nell’immaginario giapponese
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Hwang Chini, Hŏ Nansŏrhŏn e Shin Saimdang

Scritto da Jinelle Vitaliano -
Hwang Chini, Hŏ Nansŏrhŏn e Shin Saimdang

È limitativo definire queste tre artiste con il solo appellativo di “poetesse”, poiché il loro sublime genio si estese in molteplici ambiti artistici: componimenti poetici, calligrafia e pittura...

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Pagine Zen 125

settembre / dicembre 2021
Utagawa Kunisada (Toyokuni III) “L' attore Iwai Kumesaburō III nel ruolo di Koshimoto Oyama”, parte sinistra di un dittico, 1853
Sommario
  • Il Giappone Asuka e Nara Quando l’estero divenne mainstream, influenze cinesi e coreane
  • 天地人轉(転) Ten-Chi-Jin-Ten (marobashi) - Cielo / terra / persona / adattarsi
  • Giappone: disegno e design Dai libri illustrati Meiji ai manifesti d'arte contemporanea
  • Il Tè Dalla Cina: storia, leggenda, estetica (prima parte)
  • Prezioso verde La collezione di giade del Museo d’Arte Orientale di Venezia
  • Corea Fondazione dalle Origini Celesti
  • I pirati dei mari orientali
  • Kusari-Dō Percorrendo la Via Guerriera della Catena
  • La Neve di Yuzawa Immagini dal Giappone
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Corea

Scritto da Dalila Bruno -
Corea

Una caratteristica ricorrente nella storia dell’Asia Orientale è la presenza di miti cosmogonici, vale a dire dei miti che partono dalla narrazione della nascita del mondo per poter legittimare la fondazione di un impero o di un regno. In Cina, la storia dell’universo inizia con Pangu, colui che separò il cielo dalla terra; mentre Izanami e Izanagi, tra le divinità della cosmogonia giapponese, furono le prime a scendere dal cielo creando solide isole su cui potessero dare inizio alla vita umana. Per quanto riguarda la storia della Corea, piuttosto che di miti cosmogonici in realtà si parla di miti di fondazione, cioè dei racconti che attraverso la narrazione delle origini dei primi regni coreani (quindi delle vere e proprie entità politiche), cercano di conferire alla patria delle radici altrettanto antiche rispetto a quelle dei paesi limitrofi. Molti di questi racconti si trovano nelle fonti storiche coreane più attendibili, e il fatto che siano delle opere relativamente moderne, non può far altro che confermare la tendenza di pensiero per cui il mito sia stato uno strumento politico oltre che d’identità nazionale...

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I pirati dei mari orientali

Scritto da Veronica Gambilare -
I pirati dei mari orientali
Scrivere una storia della pirateria dalle sue prime origini sarebbe impresa impossibile. Equivarrebbe in sostanza a scrivere la storia marittima del mondo.

La pirateria non conosce confini geografici e limiti cronologici. Anche se l’immagine del pirata radicata nell’immaginario popolare (peraltro molto lontana dalla realtà) è ormai indiscutibilmente legata ai banditi occidentali che scorrazzavano nei Caraibi tra il XVI e il XVIII secolo, la pirateria fu un fenomeno esteso su scala mondiale. Per quasi un millennio, le coste di Cina, Corea e Giappone vennero sistematicamente devastate dai banditi del mare e a loro volta diedero i natali ad alcuni tra i più influenti pirati di sempre, anche se i loro nomi rimangono poco noti...

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