A mano a mano che il treno si addentrava nella valle, seguendo il corso impetuoso del fiume, la primavera lasciava il posto all’inverno.
Gli alberi in piena fioritura lasciavano il posto a un paesaggio spoglio, ancora addormentato di un sonno invernale, e l’aria tiepida di Nagoya cedeva dinanzi a un vento frizzante che, calata la notte, sarebbe diventato sempre più gelido.
Perché quest’anno, a Hida Furukawa, la primavera tardava ad arrivare e quest’anno noi, a Hida Furukawa, tornavamo dopo più di dieci anni per assistere, per la prima volta, a un matsuri per noi sconosciuto, sconosciuto e segreto, un matsuri in cui il grande tamburo “risveglia” la città, proclamando con il suo battito profondo, nella notte, che l’inverno è finito, che è - finalmente - tempo di rinascita.
Hida Furukawa è una piccola città della prefettura di Gifu, nell’antica provincia di Hida (Hida no kuni), nel cuore delle Alpi Giapponesi. Uno scenario rurale di case disseminate fra le risaie e i campi, un centro piccolo e antico, sulla confluenza di due fiumi, il Miyagawa e l’Arakigawa e, sullo sfondo, le cime innevate e i boschi.