Pagine Zen 137

settembre / dicembre 2025
Hakuin Ekaku (1686-1769) - Un suo autoritratto del 1764.
Sommario
  • Il Kōan, l’enigma Zen
  • 下載清風 Asai seifū - Asai no seifū “Scaricato il carico, fresca brezza”
  • BIANCO, NERO, ROSSO I tre colori della bellezza: il bianco
  • L'Arte della guerra Sun Zi Wu 孫子武
  • Conigli e lepri Usagi sulla Luna
  • Suminagashi L’arte dell’inchiostro fluttuante
  • Il Siddhaṃ (seconda parte) Una meravigliosa forma di scrittura - Gli aspetti religiosi
  • Samguk Sagi e Samguk Yusa Le fondamenta storiche della Corea
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BIANCO, NERO, ROSSO

Scritto da Rossella Marangoni -
BIANCO, NERO, ROSSO

Shijōbashi
oshiroi atsuki
maihime
no nuka sasayakani
utsu yū arare

La danzatrice percorre il ponte di Shijō.
Denso il belletto
che imbianca il suo viso,
sottile la grandine serale
che ne accarezza la fronte.

Yosano Akiko (1878-1942)

Nel panorama complesso e variegato della storia della cosmesi femminile giapponese può essere individuato un elemento unificatore, una sorta di costante, in quello che vorrei chiamare un po’ scherzosamente il tricolore del maquillage. Si tratta dell’utilizzo esclusivo di una palette di tre colori - il bianco (白い shiroi), il nero (黒い kuroi) e il rosso (紅 beni) - per esaltare la bellezza del volto della donna. Questi colori contrassegneranno l’estetica femminile fino alle soglie del XX secolo, mantenendo a lungo il loro potente valore culturale.

Questo tricolore, soprattutto a partire dal periodo Edo (1603-1868), pur mantenendo il proprio carattere esclusivo, sarà abilmente utilizzato dalle donne giapponesi per...

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