Pagine Zen 134

settembre / dicembre 2024
Falco e fiori di ciliegio – 1834 Katsushita Hokusai (1760–1849)
Sommario
  • Animali e buddhismo in Giappone
  • 無明 Ignoranza Inconsapevolezza Giapponese: mumyō / Cinese: wúmíng / Sanscrito: avidyā
  • Sulle shin hanga
  • Le rocce da letterati Porte che aprono a una diversa visione
  • Il Siddhaṃ Una meravigliosa forma di scrittura - La storia
  • Hanbok La colorata leggiadria degli abiti tradizionali della Corea del Sud
  • Il viaggio in Manciuria di Natsume Sōseki
  • Fuori dal cono d’ombra
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Sulle shin hanga

Scritto da Marco Milone -
Sulle shin hanga
L'arte dell'ukiyo-e, fiorita durante il periodo Edo, subì una trasformazione radicale con l'apertura del Giappone all'Occidente durante l'era Meiji. Questo periodo di significativi cambiamenti culturali e tecnologici segnò l'inizio del movimento shin hanga, un tentativo consapevole di rivitalizzare la tradizionale stampa xilografica incorporando influenze occidentali. A differenza della precedente ukiyo-e, che aveva raggiunto il culmine come arte commerciale, lo shin hanga enfatizzava una fusione di tecniche orientali e occidentali, portando a una rinascita dell'arte della stampa che vedeva l'artista, l'incisore e lo stampatore collaborare come eguali. In questo contesto, artisti come Watanabe Shozaburo non solo promossero lo shin hanga come forma d'arte autonoma, ma rinnovarono profondamente il genere con effetti di luce innovativi e una palette di colori arricchita...
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Hasui e le shin hanga

Scritto da Federico Pendoli -
Kawase Hasui, Santuario Kansanomiya del lago Tazawa (Tazawako kansanomiyagū), 1927

Anche chi non possiede una conoscenza approfondita dell’arte giapponese di solito sa bene cosa siano le stampe dello stile ukiyo-e, le famose “immagini del mondo fluttuante” tipiche del periodo Edo (1603 – 1868). Capolavori come i paesaggi di Hiroshige, la “Grande Onda di Kanagawa” di Hokusai e le raffinate figure femminili di Utamaro sono considerate parte del pantheon delle grandi opere d’arte a livello mondiale.

Tuttavia, a fronte dell’ampia fama di cui godono le ukiyo-e, la vicenda della xilografia giapponese dopo la Restaurazione Meiji non è molto nota. Con la brusca accelerazione nel processo di occidentalizzazione del paese, l’interesse dei giapponesi verso le stampe era in declino, e queste erano soprattutto acquistate da collezionisti stranieri. In questo contesto emerge la figura di Shōzaburō Watanabe, proprietario di un negozio d’arte e impegnato nella pubblicazione di riproduzioni di stampe del periodo Edo. Radunando diversi artisti intorno alla sua attività, a partire dal 1915 circa riesce a dare vita a una nuova scuola artistica, che chiamerà shin hanga (“nuove stampe”), nella quale le tematiche tipiche delle ukiyo-e si fondono con un nuovo stile influenzato dalla fotografia occidentale (forse questo carattere, percepito come “non davvero giapponese”, è tra i motivi della scarsa notorietà delle shin hanga).

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Pagine Zen 108

gennaio / aprile 2016
Mifune Toshirō
Sommario
  • Mifune Toshirō L'ultimo samurai
  • Hasui e le shin hanga Lo spirito giapponese nelle “nuove stampe” del ‘900
  • Kaminigorikawa, Crocevia di spiriti e di vivi Commemorazione dei defunti a Kaminigorikawa, una comunità rurale del Giappone
  • 1585: quattro fanciulli cortesi Dal Giappone a Milano
  • Un “guardiano dell’onore” d’autore Il wakizashi di Ikkanshi Tadatsuna del Museo d’Arte Orientale di Venezia
  • Lo Iaidō, storia ed evoluzione in sintesi Una pratica quotidiana, fra tradizione e modernità
  • Shintō La “Via dei Kami” approda in occidente
  • Fukushima A nuclear story
  • Radio imagination Itō Seikō
  • Zen 3.0 - Armonia Zen Respirare con il cuore, parlare con il corpo
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