La Via del Noh
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Pagine Zen: In cosa il Noh è assimilabile alla fotografia e, in particolare, al tuo modo di vivere la fotografia? E quanto, dopo questa esperienza, il Noh, con la sua estetica e la sua grande tradizione, è penetrato nella tua sensibilità di fotografo?
Fabio Massimo Fioravanti: E’ un discorso lungo e complesso. Il mio modo di fotografare è stato influenzato molto dal cinema classico giapponese (il cinema di Kurosawa, Ozu, Ichikawa, Mizoguchi, Oshima) che amo molto e che ho studiato negli anni dell’Università grazie anche al prof. Mario Verdone. E dato che questo cinema ha forti debiti con il Noh – penso in particolare al grande regista Ozu ed al suo Tokyo monogatari, ed a Ichikawa ed al suo Biruma no tategoto, con le loro rigorose e geometriche inquadrature vicine visivamente al mondo del Noh – credo che tutto questo sia passato nel mio modo di fotografare e comporre lo spazio dell’inquadratura. Devo molto anche alla ...