Pagine Zen 134

settembre / dicembre 2024
Falco e fiori di ciliegio – 1834 Katsushita Hokusai (1760–1849)
Sommario
  • Animali e buddhismo in Giappone
  • 無明 Ignoranza Inconsapevolezza Giapponese: mumyō / Cinese: wúmíng / Sanscrito: avidyā
  • Sulle shin hanga
  • Le rocce da letterati Porte che aprono a una diversa visione
  • Il Siddhaṃ Una meravigliosa forma di scrittura - La storia
  • Hanbok La colorata leggiadria degli abiti tradizionali della Corea del Sud
  • Il viaggio in Manciuria di Natsume Sōseki
  • Fuori dal cono d’ombra
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Sulle shin hanga

Scritto da Marco Milone -
Sulle shin hanga
L'arte dell'ukiyo-e, fiorita durante il periodo Edo, subì una trasformazione radicale con l'apertura del Giappone all'Occidente durante l'era Meiji. Questo periodo di significativi cambiamenti culturali e tecnologici segnò l'inizio del movimento shin hanga, un tentativo consapevole di rivitalizzare la tradizionale stampa xilografica incorporando influenze occidentali. A differenza della precedente ukiyo-e, che aveva raggiunto il culmine come arte commerciale, lo shin hanga enfatizzava una fusione di tecniche orientali e occidentali, portando a una rinascita dell'arte della stampa che vedeva l'artista, l'incisore e lo stampatore collaborare come eguali. In questo contesto, artisti come Watanabe Shozaburo non solo promossero lo shin hanga come forma d'arte autonoma, ma rinnovarono profondamente il genere con effetti di luce innovativi e una palette di colori arricchita...
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Fuori dal cono d’ombra

Scritto da Teresa Ciapparoni La Rocca -
Fuori dal cono d’ombra

Nel 1866 a Yokohama il capitano di fregata Vittorio Arminjon (1830-1897), inviato dal governo del Regno d’Italia, firma il Trattato di Amicizia e Commercio fra Italia e Giappone il cui movente era fondamentalmente il commercio nell’ambito della seta; nel 1869 il primo rappresentante diplomatico italiano residente, Vittorio Sallier de La Tour (1827-1894), realizza una difficile missione all’interno del paese per visitare le zone sericole e migliorare lo scambio commerciale. Nel 1873 il secondo rappresentante diplomatico italiano Alessandro Fé d’Ostiani (1825-1905) torna in missione in Italia per accogliere la missione giapponese Iwakura, in visita nel paese per conoscerlo e scegliere in che campo farsi aiutare per il suo slancio verso il rinnovamento. Di conseguenza nel 1876 partono per il Giappone, come docenti della neo fondata Kōbu Bijutsu Gakkō (Scuola Tecnica di Belle Arti) il pittore Antonio Fontanesi (1818-1882), lo scultore Vincenzo Ragusa (1841-1927), l’architetto Giovanni Vincenzo Cappelletti (1843-1877 circa)...

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Pagine Zen 133

maggio / agosto 2024
“Dipinto di attività femminili - bonsai”, 1905, collezione privata. Chikanobu “Bonsai” da Fujin Shoreishiki no zu (Etichetta femminile), trittico – 1905
Sommario
  • Il bonsai nel Giappone di periodo Meiji
  • 如幻 Nyogen Come un sogno
  • Sulla via dello Zen e dell'arte marziale La mia esperienza
  • Sulle tracce della divinità cinese
  • Neko mon amour Il gatto e il Giappone
  • Emaki Un breve profilo storico
  • Quando gli animali parlano Antropomorfismo e censura nel periodo Edo
  • Il complesso tombale coreano di Koguryŏ
  • Ikebana svelato
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Il Bonsai nel Giappone di Periodo Meiji

Scritto da Taguchi Fumiya - Curatore del Museo d’arte del Bonsai di Ōmiya -
Il Bonsai nel Giappone di Periodo Meiji
Tra la fine dell’800 e l’inizio del ’900, durante il periodo Meiji, politici, finanzieri e personalità di spicco nel panorama culturale nipponico sono stati i fautori della diffusione mondiale dell’arte dei bonsai. L’attività di questi appassionati e le tecniche radicate nella tradizione hanno avuto ampia diffusione anche grazie ai media: riviste e quotidiani hanno ricoperto un ruolo fondamentale nella promulgazione dell’idea del bonsai. Il termine “bonsai”...
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Neko mon amour

Scritto da Fabiola Palmeri -
Neko mon amour

“Che nome dare ai piccoli animali dal morbido pelo e dagli occhi misteriosi, appena scesi dalle navi provenienti dalla Cina?” Questa la domanda che si posero i giapponesi del sesto secolo, quando per la prima volta, si trovarono di fronte musetti e code di gatti. Così come si chiesero con stupore, perché mai fossero stati ospitati sulle grandi navi incaricate di recuperare dalla “Terra di Mezzo” alcuni testi sacri del Buddhismo, la disciplina spirituale di cui gli studiosi appena rientrati dal lungo viaggio, avrebbero continuato a leggere e a diffondere nel paese. Di certo mai e poi mai avrebbero immaginato che i NEKO, un secolo dopo l’altro, sarebbero riusciti a...

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Emaki

Scritto da Marco Milone -
Emaki

Le origini degli emaki vanno ricercate in Cina e, in misura minore, in India e in Corea, paesi che rimarranno le principali fonti di ispirazione artistica giapponese sino ai tempi moderni. Già nel III secolo a.c. troviamo forme di narrativa illustratasi durante la dinastia Han, quali i fregi dalle camere funerarie, e nel II secolo d.c. vengono raffigurate scene di caccia per decorare le ceramiche, sotto la dinastia Zhou. I primi esempi hanno la forma di una sottile striscia cesellata, sulla quale si svolge una scena in vivace movimento. Notevole risulta la celebre lastra in cotto, dipinta ad agili tratti di pennello, depositata allo MFA di Boston, che mostra gruppi di figure impegnate in azioni o in trattenimenti vivaci, che sembrano anticipare la tensione psicologica-narrativa e ritmica-formale, tipica degli emaki...

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Quando gli animali parlano

Scritto da Giulia Cappello -
Quando gli animali parlano

Nel periodo Edo, il legame tra lo shogunato Tokugawa (1603-1868) e lo sviluppo delle stampe xilografiche come mezzo di espressione artistica era molto forte ed era particolarmente legato alla serie di leggi repressive e agli editti che lo stesso shogunato emetteva allo scopo di controllare il pubblico.

Nell'ambito della cultura popolare, lo shogunato Tokugawa aveva svolto un ruolo essenziale nell'affermazione del mondo fluttuante, ponendo fine a un periodo di guerre sanguinose e favorendo lo sviluppo della classe mercantile e dell'arte a essa associata. D'altra parte, lo scopo principale del governo era quello di salvaguardare il proprio potere e l'ordine sociale, e per raggiungere questo obiettivo ricorreva ad un rigido controllo della vita dei cittadini...

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Pagine Zen 132

gennaio / aprile 2024
Anziano del clan Nabeshima. Rotolo verticale dipinto a inchiostro e colori su seta. Si distingue l’impugnatura della spada, alla quale si accompagna un ventaglio nella mano destra. Opera di scuola Tosa databile tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo
Sommario
  • 苗 Miao Costumi e gioielli dalla Cina del Sud
  • Hagakure Una nuova ideologia per i samurai di Edo
  • 正名 Zhèngmíng Rettifica dei nomi
  • Colori e design dal Giappone Un percorso tra arte, storia e letteratura
  • Daoyin L’antica arte cinese della salute e della longevità
  • Il tatuaggio punitivo in Cina e in Giappone
  • La lacca rossa intagliata al Museo d'Arte Orientale di Venezia. Dalla Cina al Giappone
  • Hwang Chini, Hŏ Nansŏrhŏn e Shin Saimdang Tre poliedriche artiste coreane del periodo Chosŏn
  • Shōbōgenzō Zuimonki Eihei Dōgen, Discorsi informali
  • "Onibaba" di Rossella Marangoni Il mostruoso femminile nell’immaginario giapponese
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Colori e design dal Giappone

Scritto da Eleonora Lanza -
Colori e design dal Giappone

Iro è la lettura giapponese del carattere che significa colore; in realtà lo stesso carattere può essere anche letto shoku e assumere una varietà di significati, tra cui il più curioso si ottiene raddoppiandolo, per cui iro iro indica “un insieme di varie cose”, “una moltitudine di cose”, che forse si può usare anche con riferimento alla vastità di aspetti che entrano in gioco quando si parla dello stesso concetto di colore.

Il colore è, sia in Occidente sia in Oriente, per natura, indefinito e mutevole, è vivo, si cerca di fotografarlo, di registrarlo, ricordarlo, e riprodurlo, ma la sua interpretazione cambia a seconda...

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La lacca rossa intagliata

Scritto da Laura Tonetto -
La lacca rossa intagliata

Lunga vita assicura la lacca, così recita un’antica credenza orientale.

Il diaoqi, la tecnica della lacca intagliata, comparve in Cina durante l’epoca dei Song Meridionali e si sviluppò durante la dinastia Yuan, per raggiungere la piena maturità durante l’epoca Ming. Alla dinastia Qing corrispose una fase d’impoverimento tecnico e stilistico.

La manifattura di scatole e oggetti in lacca prevede la posa di molti strati di lacca sovrapposti, da un minimo di 4 mm a 1 cm: occorre infatti uno spessore idoneo a ricevere l’intaglio. Inoltre, la tecnica include l’utilizzo di vari colori...

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Pagine Zen 131

settembre / dicembre 2023
Katsushika Hokusai, “Montagne su montagne”, da “Cento vedute del monte Fuji”, 1834.
Sommario
  • Giappone e montagne (seconda e ultima parte) Sacralità, inclusione e alterità
  • 關 (関) KAN, seki Sbarra di legno usata per chiudere la porta, barriera, limite, chiudere
  • Mostri femminili I tanti volti delle sirene giapponesi
  • Scuola Ohara L'ikebana tra antiche tradizioni e nuove prospettive
  • Ninja: il volto nascosto Dipanare la nebbia che avvolge i guerrieri ombra del Giappone
  • Bagliori dorati Lacche giapponesi del Museo d'Arte Orientale di Venezia
  • Cina La carta e i libri senza carta
  • Teatro coreano La suggestiva arte del P’ansori
  • Sotto l’ombrello a Tokyo Frammenti di vita giapponese
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