Verso la metà del XVI secolo, con l’ascesa - in seguito alle guerre civili - di una nuova classe di guerrieri che sente il bisogno di ostentare il potere appena raggiunto e la nuova ricchezza, si inizia ad apprezzare la novità, e, per quanto riguarda l’abbigliamento maschile, la decorazione si arricchisce, e le forme si diversificano.
La moda di periodo Tokugawa (1603-1858), vede l'assimilazione dello stile cerimoniale della corte imperiale da parte della corte shogunale di Edo e l'elaborazione di nuovi codici di abbigliamento, in primis la predilezione per il kosode, da parte della classe mercantile, confucianamente disprezzata, ma che ora gode di un forte potere economico.
È in questo periodo, dunque, che il kosode (lett. “maniche piccole”, ossia strette) esce allo scoperto. Il kosode era sempre rimasto nascosto sotto altri capi di abbigliamento, uno strato inferiore dalla foggia di una dritta veste kimonoide con maniche dall’apertura in parte cucita, che si rivelò quale tenuta più comoda per una vita più dinamica e che a poco a poco si era trasformato da capo di abbigliamento intimo in veste esterna, sia per le donne che per gli uomini, annullando quella differenziazione di genere che fino ad allora aveva caratterizzato l’abbigliamento...