Pagine Zen 135

gennaio / aprile 2025
Tokugawa Yoshinobu in abito da cerimonia
Sommario
  • L’ultimo shōgun Tokugawa Yoshinobu
  • Shimenawa Sacri intrecci tra noi e le Divinità
  • 裂古破今 Strappare il passato Giapponese: Rekko hakon - Cinese: Liè gǔ pò jīn
  • I fondamenti del Buddhismo o del tentativo di chiarirne i punti nevralgici
  • I surimono di Hokusai Alcuni esempi dalla mostra a Palazzo Blu di Pisa
  • Il culto dei sacri monti in Cina
  • Il Drago Cinese al Museo d’Arte Orientale di Venezia
  • La trasmissione del sapere nelle Arti Marziali del Giappone
  • Corea Folklore, miti e leggende
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Corea

Scritto da Jinelle Vitaliano -
Corea

I racconti popolari coreani, fanno parte di un vasto genere letterario che comprende miti, leggende, proverbi e narrazioni orali.

Con il termine sinhwa (신화) si indicano i miti che risalgono all’antichità e trattano di storie di esseri soprannaturali che generano la Terra. È considerata la prima forma di narrazione orale. Con il termine chŏnsŏl (전설) si indicano invece le leggende popolari.

Tra il 1890 e il 1910, il folklore coreano non era considerato un genere distinto. Piuttosto, il racconto veniva utilizzato come artefatto storico per comprendere la cultura circostante. Diverse prospettive del folklore si sono basate su un quadro teorico, soprattutto a partire dal 1960, ma il folklore coreano come genere non è stato quasi mai discusso...

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Pagine Zen 134

settembre / dicembre 2024
Falco e fiori di ciliegio – 1834 Katsushita Hokusai (1760–1849)
Sommario
  • Animali e buddhismo in Giappone
  • 無明 Ignoranza Inconsapevolezza Giapponese: mumyō / Cinese: wúmíng / Sanscrito: avidyā
  • Sulle shin hanga
  • Le rocce da letterati Porte che aprono a una diversa visione
  • Il Siddhaṃ Una meravigliosa forma di scrittura - La storia
  • Hanbok La colorata leggiadria degli abiti tradizionali della Corea del Sud
  • Il viaggio in Manciuria di Natsume Sōseki
  • Fuori dal cono d’ombra
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Hanbok

Scritto da Jinelle Vitaliano -
Hanbok

Lo Hanbok (in coreano 한복) è l’abito tradizionale della Corea del Sud, termine derivato dalle due parole Han (한), che identifica tutto ciò che a che fare con gli aspetti tradizionali della Corea del Sud, e bok (복) abito. In Corea del Nord è invece chiamato con il nome di Chosŏn-ot (조선옷) dove Chosŏn indica la Corea del Nord e ot abito.

La storia di questi abiti è molto antica e risale al periodo dei Tre Regni (dal I secolo a.C. al VII secolo d.C.). I primi hanbok s’ispirarono all'abbigliamento dei nomadi dell'Asia nordorientale e occidentale. Il suo design, tuttavia, si è evoluto nel tempo, lasciando il posto alla facilità di movimento di chi lo indossa, fondendole con stili propriamente nazionali, come si può osservare nelle bellissime forme, colori e tessuti che si trovano in esso.

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Pagine Zen 133

maggio / agosto 2024
“Dipinto di attività femminili - bonsai”, 1905, collezione privata. Chikanobu “Bonsai” da Fujin Shoreishiki no zu (Etichetta femminile), trittico – 1905
Sommario
  • Il bonsai nel Giappone di periodo Meiji
  • 如幻 Nyogen Come un sogno
  • Sulla via dello Zen e dell'arte marziale La mia esperienza
  • Sulle tracce della divinità cinese
  • Neko mon amour Il gatto e il Giappone
  • Emaki Un breve profilo storico
  • Quando gli animali parlano Antropomorfismo e censura nel periodo Edo
  • Il complesso tombale coreano di Koguryŏ
  • Ikebana svelato
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Il complesso tombale coreano di Koguryŏ

Scritto da Jinelle Vitaliano -
Il complesso tombale coreano di Koguryŏ

Koguryŏ, rappresenta il più grande dei Tre Regni in cui l'antica Corea era divisa fino al 668 d.C.. Secondo mitiche narrazioni, tradizionalmente il regno di Koguryŏ fu fondato nel 37 a.C., nei pressi del bacino del fiume Tongge nella Corea settentrionale dal leggendario Chumong, capo di una delle tribù Puyŏ.

Koguryŏ ha origine da Puyŏ e il suo fondatore è Chumong. La madre, figlia di Habaek, fu imprigionata dal re di Puyŏ. Un raggio di sole la raggiunse e la seguì, seppure lei cercasse di evitarlo. Rimase incinta e dopo non molto mise al mondo un uovo della grandezza di cinque misure. Il re di Puyŏ diede l’uovo in pasto ai cani, ma essi non lo mangiarono. Né vollero mangiarlo i maiali. Lo gettò sulla strada, ma i cavalli e i buoi non lo calpestarono. Lo gettò nel campo e gli uccelli lo protessero con le loro piume. Cercò poi lui stesso di romperlo, ma non vi riuscì e finì per restituirlo a sua madre, che lo fasciò e lo tenne al caldo, finché non si ruppe il guscio e venne fuori...
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Pagine Zen 132

gennaio / aprile 2024
Anziano del clan Nabeshima. Rotolo verticale dipinto a inchiostro e colori su seta. Si distingue l’impugnatura della spada, alla quale si accompagna un ventaglio nella mano destra. Opera di scuola Tosa databile tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo
Sommario
  • 苗 Miao Costumi e gioielli dalla Cina del Sud
  • Hagakure Una nuova ideologia per i samurai di Edo
  • 正名 Zhèngmíng Rettifica dei nomi
  • Colori e design dal Giappone Un percorso tra arte, storia e letteratura
  • Daoyin L’antica arte cinese della salute e della longevità
  • Il tatuaggio punitivo in Cina e in Giappone
  • La lacca rossa intagliata al Museo d'Arte Orientale di Venezia. Dalla Cina al Giappone
  • Hwang Chini, Hŏ Nansŏrhŏn e Shin Saimdang Tre poliedriche artiste coreane del periodo Chosŏn
  • Shōbōgenzō Zuimonki Eihei Dōgen, Discorsi informali
  • "Onibaba" di Rossella Marangoni Il mostruoso femminile nell’immaginario giapponese
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Hwang Chini, Hŏ Nansŏrhŏn e Shin Saimdang

Scritto da Jinelle Vitaliano -
Hwang Chini, Hŏ Nansŏrhŏn e Shin Saimdang

È limitativo definire queste tre artiste con il solo appellativo di “poetesse”, poiché il loro sublime genio si estese in molteplici ambiti artistici: componimenti poetici, calligrafia e pittura...

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Pagine Zen 131

settembre / dicembre 2023
Katsushika Hokusai, “Montagne su montagne”, da “Cento vedute del monte Fuji”, 1834.
Sommario
  • Giappone e montagne (seconda e ultima parte) Sacralità, inclusione e alterità
  • 關 (関) KAN, seki Sbarra di legno usata per chiudere la porta, barriera, limite, chiudere
  • Mostri femminili I tanti volti delle sirene giapponesi
  • Scuola Ohara L'ikebana tra antiche tradizioni e nuove prospettive
  • Ninja: il volto nascosto Dipanare la nebbia che avvolge i guerrieri ombra del Giappone
  • Bagliori dorati Lacche giapponesi del Museo d'Arte Orientale di Venezia
  • Cina La carta e i libri senza carta
  • Teatro coreano La suggestiva arte del P’ansori
  • Sotto l’ombrello a Tokyo Frammenti di vita giapponese
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Teatro coreano

Scritto da Jinelle Vitaliano -
Teatro coreano

Fra i generi teatrali coreani, il più noto e apprezzato in tutto il mondo è il P’ansori (판소리), riconosciuto e tutelato dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità.

Il termine può essere tradotto come "rappresentazione vocale su palcoscenico".

L’inizio di queste rappresentazioni risalirebbe al XVIII secolo (la prima data sicura è il 1754), nella regione del Chŏlla e poi diffusosi gradualmente nel resto della Penisola, creando una perfetta armonia tra musica, canto, letteratura e teatro.

Lo scopo principale di queste rappresentazioni fu quello di istruire il popolo attraverso l’espressiva recitazione cantata, la narrazione di storie derivate dalla tradizione letteraria popolare coreana.

Nel passato vi erano un totale di dodici storie rappresentate. Sfortunatamente, oggi solo...

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Eroi dalla Corea

Scritto da Jinelle Vitaliano -
Eroi dalla Corea

Anche se poco conosciuto in Occidente, l'ammiraglio coreano Yi Sun-sin (1545-1598) è una figura molto importante della storia coreana.

Le sue innovazioni tecnologiche hanno dato il via a una rivoluzione nelle strategie navali, non solo nazionali, alla forza navale e allo stile di combattimento "moderno".

Queste grandi innovazioni consentirono alla Corea di respingere una serie di invasioni giapponesi ordinate dal daimyō Toyotomi Hideyoshi dal 1592 al 1598.

Yi Sun-sin nacque ad Hansŏng (antico nome della capitale, l’odierna Seoul) da una famiglia aristocratica il 28 aprile 1545. Nel 1566 iniziò lo studio delle arti militari coreane: tiro con l'arco, equitazione e spada. Si trattava di un interesse alquanto insolito per un uomo appartenente all'élite coreana, che all'epoca considerava il servizio militare un'occupazione inferiore.

La sua forza e la sua resistenza furono notate per la prima volta nel 1572 quando, durante gli esami militari...

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Pagine Zen 130

maggio / agosto 2023
Eiheiji (1244), il tempio di Dōgen.
Sommario
  • La Via del Buddha secondo Dōgen
  • 道生一 Il dao produce l'Uno Godere le arti
  • Sadayakko, la Duse del Giappone Cronache della prima tournée di teatro giapponese in Italia (1902)
  • Yukio Mishima: “Abito da sera”
  • La banalità del bello Estetica ed etica nella poetica haiku
  • Giappone e montagne (prima parte) Sguardi, potere e alterità
  • Eroi della Corea L’invincibile ammiraglio Yi Sun-sin (1545-1598)
  • Flora Japonica Franz Von Siebold, Kawahara Keiga e la classificazione scientifica della natura
  • Yan Geling Autrice tra due mondi
  • Saigoku Il pellegrinaggio giapponese dei 33 templi
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